Nate dalle residenze ospitate a Radicepura queste installazioni artistiche dialogano con la natura esprimendo concetti alti e assoluti. Sono opere nate dal dialogo con il vulcano, con le piante, con gli agrumi siciliani, con il sole.
II Sogno di Empedocle di Emilio Isgrò spalanca la mente e lo sguardo sulle radici più profonde della cultura siciliana. Tanti i rimandi al filosofo scienziato, a Luigi Pirandello, a Giovanni Verga e al genius loci che anima questo parco al di là del tempo e dello spazio.
Compito #1 è un mosaico bicolore di Adrian Paci, 140 mq in marmo e pietra lavica che costruiscono una forma di scrittura priva di legami con l’alfabeto codificato. I segni sono stati replicati in uno spazio che diventa luogo relazionale in cui trovare, attraverso l’osservazione dell’altro, se stessi. Il tema di fondo è frutto della collaborazione dell’artista con la Comunità di Sant’Egidio.
Diagramma #4 è una composizione di Federico Baronello: quattro gazebo contraddistinti dai colori primari dell’immagine della Premier League. Una vera e propria photo-booth che permette ai visitatori di immergersi nelle nuance della globalizzazione e di collezionare autoritratti/selfie che compongono un videocatalogo proiettato all’interno delle strutture.
Altre opere straordinarie sono i Grandi Fossili di Alfio Bonanno, sculture di memoria che si mescolano alle essenze botaniche. Forme primordiali, conchiglie giganti, archetipi sovra dimensionati di una natura un tempo comune nel paesaggio siciliano, campeggiano nel parco. Le opere sono state realizzate con intrecci di rami di carrubo ricoperti in materiale terroso.
